mondiale Foppolo 30 giugno 1 luglio

elenco degli iscritti alla gara (file PDF )
Comunicato Stampa n. 3

Durante il prossimo fine settimana la Val Brembana, una delle perle turistiche della Lombardia, diventerà il polo di attrazione del mondo trialistico nazionale. Per la seconda volta Foppolo, nota località di sport invernali, sarà sede del Gran Premio d'Italia di trial, prova valida per l'assegnazione del Campionato Mondiale di questa specialità. Trial, ovvero andare fuoristrada con una moto, ossia contatto compatibile tra mezzo meccanico e ambiente naturale, una gara di abilità nella quale le capacità dell'uomo prevalgono sulle prestazioni della moto. Trial, sport di precisione, di perfezione, dove la pignoleria dei campioni è pari solo alla loro abilità nel superare ostacoli inimmaginabili. 
Anche se dal punto di vista spettacolare le gare indoor colgono più facilmente l'attenzione dello spettatore occasionale, le competizioni all'aperto sul terreno naturale sono quelle che evidenziano maggiormente le capacità dei piloti che si trovano ad affrontare difficoltà sempre diverse e problemi composti da molte varianti. Basti pensare all'aderenza dei pneumatici sul terreno: se nella velocità praticamente esiste una copertura ideale per ogni condizione della pista, nel trial esistono migliaia di possibili diverse condizioni: asciutto, bagnato, fango, polvere, roccia, ecc. ecc. e tutte magari riunite in un'unica no stop: per affrontarle i piloti dispongono si un solo tipo di pneumatico e per giunta standardizzato dalle rigide regole della FIM.
Foppolo. Ecco che l'occasione di vedere una gara di trial mondiale, vuol dire passare una bella giornata all'aria aperta, godere delle fantastiche prestazioni dei piloti di questo sport e magari di poter testare, in uno dei tanti stand presenti nel paddock, una di queste strane moto. Strane, perché la sella è solo una grafica senza imbottitura posta a solo una cinquantina di centimetri dal terreno, perché il motore è dolcissimo ma ruota fin oltre i 10.000 giri al minuto e in alto arriva fino ad una trentina di cavalli sulle moto ufficiali e poi il peso, incredibile, ormai vicino ai 65 chili anche su certe moto di serie.
Il campionato mondiale si presenta qui al suo settimo appuntamento stagionale e ad organizzare è lo storico Moto Club Bergamo, capitanato dal suo vulcanico Presidente Andrea Gatti. Dopo la trasferta negli USA, la graduatoria iridata ci propone un panorama veramente interessante. La schiacciante supremazia del pluricampione del mondo l'inglese Dougie Lampkin, incontrastato leader da ormai quattro anni, comincia a mostrare qualche crepa e comunque, anche se il casellario della graduatoria iridata vede per lui otto risultati pieni su dieci gare, è evidente che qualche cosa è cambiato e sta continuamente cambiando. 
Il titolo 2001 sarà indiscutibilmente suo, ma dietro c'è tantissimo fermento. Tra i suoi nuovi avversari in questo momento il primo della lista è sicuramente il diciannovenne Adam Raga, il pupillo di Jordi Tarres, un ragazzino spagnolo sempre serio e tranquillo. Partito quest'anno con il ruolo di seconda guida, in un team dove Marc Colomer aveva il ruolo di uomo di punta, dopo le prime due gare Raga si è trovata addosso la responsabilità di portare in gara il prototipo della Gasgas del 2002. L'ha fatto con la sfrontatezza tipica di un giovane che nulla ha da perdere, e con sicurezza ha raccolto due podi e la sua prima vittoria mondiale. 
Che dire del giapponese Fujinami, numero 2 del mondiale? I risultati parlano per lui, ma rimane pilota tutto da capire per la sua guida unica, con il gas sempre a manetta, e per il suo carattere giapponese a 24 carati, e chi ha lavorato con i giapponesi sa che cosa vuol dire. Lo spagnolo Marc Freixa, quarto nello scorso mondiale, ha portato un nuovo stile di guida tutto basato sulla direzionalità della ruota posteriore: la sua azione si basa sul massimo carico della ruota motrice. Per far questo lui è quasi sempre impennato, o forse sarebbe meglio dire, in equilibrio sulla ruota posteriore anche a basse velocità.
Questi alcuni big del mondiale di Foppolo che annovererà 51 partenti, tra i quali tanti altri nomi che possono aspirare al podio. Tra questi 51 ci saranno anche 15 italiani: assenti gli storici nomi di Donato Miglio e Diego Bosis, quest'ultimo non ancora in piena forma dopo un incidente, posto d'onore per il nostro campione in carica il comasco Dario Re delle Gandine, unico dei nostri ad aver preso punti nel mondiale quest'anno. L'aria di Foppolo sicuramente gli farà bene e il tifo di tutti gli italiani lo spingerà più in alto: speriamo di vedere qui il suo miglior risultato della stagione. E poi ci saranno tutti i giovanissimi portati dalla FMI: coraggiosi a mettersi in gioco in una occasione così importante e che alla fine, risultati alla mano, non concederà attenuanti. 


UFFICIO STAMPA
MECCA TRIAL