Montesa 4RT Repsol replica

Le foto in GRANDE della moto: lato sinistro - lato destro  - da sopra
Una delle novità di quest'anno è l'uscita della versione della Montesa 4RT 4 tempi "Repsol" replica. Quella che possiamo definire la versione racing derivata dalla Montesa usata nel mondiale.
Si tratta della versione di serie con l'aggiunta però di un pacchetto di accessori per trasformarla in versione gara, compresa una nuova centralina elettronica programmabile e conseguente corpo farfallato.
Incuriositi da questa moto della quale al momento sono in circolazione ancora pochi esemplari non abbiamo perso l'occasione di poterla testare.
L'unico giorno a disposizione è domenica 22 gennaio, temperatura polare di primo mattino ma con cielo sereno. la speranza è di riuscire malgrado i residui nevosi a trovare qualche spazio libero dal ghiaccio o dalla neve per poter effettuare il nostro test.
Anche questa volta siamo in 2, io e Simone Agliati, abbiamo a disposizione una Repsol di serie con un mese di vita e una 4RT normale di 3 settimane come termine di paragone.

Le parti fornite con la Repsol

copertura silenziatore                        catena iris Gold


Faro in carbonio                     manubrio Renthal


Edizioni limitate                                    pedane in alluminio


copertura carter frizione in carbonio                  traversino forcella in carbonio

              ELENCO MODIFICHE
Carbon fibre fork brace
Carbon fibre fork covers
Carbon fibre headlight
Carbon fibre muffler cover
Carbon fibre clutch cover protector
Repsol graphics/stickers
Renthal trials handlebars
Aluminium footrests
Iris "gold" competition chain
Racing ECU (Electronic Control Unit) fully programmable
Limited edition numbering plate

Ok si parte:
Di primo mattino qui ad Erba la temperatura si aggira sui zero gradi e tutto intorno è coperto da una leggera brina ghiacciata. Per fortuna mentre facciamo i primi preparativi e carichiamo il programma sul computer per testare le mappature il sole comincia a scaldarci un po'.
Il programmino è leggero da caricare ed è studiato anche per computer di vecchia data, tant'è vero che non riconosce nemmeno i nomi dei file "lunghi" quindi si presume che funzioni anche su un vecchio sistema con windows 95.
Per il collegamento l'interfaccia usa un attacco di tipo "seriale" quindi i moderni portatili che ne sono sprovvisti, visto che ormai le porte seriali sono quasi in disuso, dovranno essere muniti di un adattatore da "USB a SERIALE" 
Leggiamo le istruzioni del programma, è in inglese ma facile da comprendere, quello che non è molto semplice è invece capire come modificare la mappatura, per questo pensiamo ci voglia un po' di esperienza con le varie curve di risposta e molta molta pazienza nel provare e riprovare.
Per fortuna Montesa ci viene incontro proponendoci belle e pronte 4 diversi tipi di mappatura, normale, media risposta, Alta quota e High Response.

L'operazione di collegamento prevede anche l'uso di una batteria 12 V. che serve ad alimentare la centralina per poterne modificare i parametri. Il tutto comunque è di facile intuizione e non comporta particolari problemi.
per la nostra prova usiamo una mappatura "media risposta" pensiamo che sia il miglior compromesso per l'uso normale su questo tipo di terreno ed inoltre ci permette di confrontare la Repsol con una normale 4RT anch'essa parte della prova e quindi con mappatura standard.


La centralina competizione con mappature programmabili tramite computer


Il kit per la modifica                            carichiamo il programma dal Cd...


Colleghiamo la batteria  agli appositi cavi facendo attenzione ai poli   colleghiamo i due connettori alla centralina della moto "nero e rosso"


colleghiamo il cavo dell'apparecchio al Pc  e carichiamo nella centralina la mappatura.
Quando si collega la batteria si sente partire la pompa della benzina,...tutto regolare....


Iniziamo la prova pratica dalla pineta, qui il tiepido sole ha già scaldato un po' il terreno che risulta asciutto e compatto ed inoltre ci sono delle lunghissime salite dove di solito in cima ci arrivi una volta su cinque.
Ci scaldiamo un po' sia noi che le moto divertendoci su dei piccoli ostacoli scambiandoci le moto ogni tanto per saggiarne le differenze. La stessa cosa faremo per tutta la durata della prova le stesse zone fatte sia con la Repsol che con la 4Rt di serie.

Da tempo ormai non uso la 4 tempi mentre Simone non l'ha praticamente mai usata veramente.
Il primo approccio appena scesi dalla 2 tempi è poco simpatico, in particolare sulla 4RT che risponde secca ai comandi di apertura e frena molto in chiusura del gas, mentre la Repsol sembra essere più guidabile nel primo tratto di gas con una bella fluidità.
Già qui si nota la differenza della mappatura e anche il rumore dello scarico sembra meno evidente sulla Repsol, sempre nel primo tratto di apertura gas.
Pochi minuti bastano a farci fare un po' di abitudine all'erogazione e al freno motore che al primo approccio non è per nulla paragonabile al 2 tempi, mentre nessun problema di adattamento per la telaistica molto ben bilanciata e per le sospensioni davvero ottime.

Nessuna differenza apprezzabile è emersa sulle sospensioni tra le due versioni, mentre il manubrio Renthal montato sulla Repsol fa cambiare l'impostazione di guida, anche se tutto sommato a mio parere è meglio l'originale, mentre Simone preferisce il Renthal.... i gusti sono gusti.
Man mano si continua a provare  ci adattiamo sempre di più alla moto e dopo una mezz'ora riusciamo a fare passaggi in aderenza meglio che con le nostre fide 2 tempi. Dopo un po' ci rendiamo conto che le salite lunghe vanno affrontate con gas parzializzato, noi abituati con la 2 tempi tendevamo a partire con il gas spalancato ed immancabilmente non riuscivamo a salire.
Anche in questo caso la Repsol ha risposto meglio della 4RT, molto più fluida, però ha dimostrato meno allungo probabilmente perchè arriva prima al massimo dei giri.
Si gira comunque in prima e seconda molto agevolmente, la terza la si usa poco, solo sulle salite molto lunghe l'abbiamo usata, ma effettivamente non serviva veramente.

Anche se il mono sembra un po' duro su entrambe le moto, l'aderenza è sempre molto buona, la posizione di guida è però da tenere tutta all'indietro, caricando costantemente la ruota posteriore. In questa condizione le 2 moto ci hanno permesso di fare passaggi incredibili per le nostre capacità "limitate", dandoci costantemente una sensazione di sicurezza.... o almeno questo è il mio parere, mentre per Simone il discorso è un po' diverso, ha fatto molta più fatica ad adattarsi.

Sui trasferimenti da una zona all'altra su sentieri impervi, la Repsol è di una fluidità incredibile, davvero molto divertente, con un filo di gas in seconda o terza ha una trazione molto buona e lineare e il rumore guidando così è più che accettabile.  La 4RT non è da meno ma al confronto risulta meno divertente e un pelo più rumorosa.


Sull'aderenza la Montesa Repsol da il meglio


Lo sguardo fa intuire.... ci salgo??  dalle foto magari non sembra ma la salita è lunga e ripidissima


Pochi i problemi per spiccare il volo


Cambiamo completamente zona, dalla pineta passiamo al fiume, lo stesso dove ci alleniamo sempre e dove abbiamo provato la Beta poche settimane fa.
Qua e la ci sono ancora dei pezzi innevati e del ghiaccio ma riusciamo a trovare un pezzo soleggiato con poca neve, quindi entriamo e iniziamo con la prova.
Il fiume quasi in secca, è composto da massi di ogni dimensione distanziati l'uno dall'altro anche di diversi centimetri e per percorrerlo senza errori bisogna galleggiare sulle punte lavorando moltissimo di gambe e colpi di reni, pena per errore di guida, la fermata di coppa su qualche masso o la ruota anteriore infilata tra due cavità.....
Iniziamo con un bel muro che proviamo sia in salita che in discesa con entrambe le moto, nessun problema, si sale senza il minimo sforzo aiutati dalle eccellenti sospensioni, in seconda però si sale ma si arriva lunghi, meglio la prima, in particolare con la Repsol più repentina nel prendere i giri.
Il salto dal muro non provoca problemi, in seconda con un colpetto di gas e il davanti tirato, niente fondo corsa e niente rumori strani all'atterraggio in mezzo ai massi, solo che si deve stare molto molto attenti a non girare il polso della manopola del gas..... la prima volta appena toccato terra, quasi la moto mi scappa dalle mani per aver agito "appena" sulla manopola nell'impatto sullo sconnesso. "Con le 2 tempi che usiamo sempre non accade così facilmente".
La zona della prova è in lieve pendenza, quindi ci troviamo con l'andata in salita e il ritorno in discesa. Di solito l'allenamento consiste nel salire dal muro, percorrere il tratto di torrente in salita fino al muro successivo e ritorno "in discesa". Un bel pezzo di fiume di 300 metri tra i massi scomposti.
Con la mia moto di solito riesco a zero una volta su quattro anche cambiando continuamente traiettorie "il fiume è largo e lo permette" .
Con la Repsol provo in prima, la risalita la affronto in modo veloce senza fermate e senza troppi problemi arrivo in fondo "un piede"... Il mio compagno mi segue a ruota con la 4RT e anche per lui pochi problemi.
Al ritorno però tutto cambia, bisogna portare la moto da un masso all'altro appoggiando il davanti sulle punte dei massi cambiando continuamente traiettoria, con molte fermate e scatti per ripartire..... hai hai.... qui non ci troviamo per nulla... quando chiudi la moto frena troppo, quando riapri quel poco che con le nostre moto ci permette di mettere il davanti sul masso successivo, con la Montesa "entrambe" ti trovi lungo, quindi richiudi e tac..piede... , altro colpo e...piede....alla sensazione di insicurezza che ci assale contribuisce anche il rumore del motore che al minimo quando chiudi sembra inchiodato e da trialista con molte esperienze di cadute in avanti "le peggiori" per spegnimenti improvvisi del motore, mi sembra sempre che da un momento all'altro si impunti. "non si è mai impuntata però"
Ci vuole un bel po' prima di capire che dobbiamo sempre tenere il gas puntato e che bisogna procedere tutto d'un fiato....... ogni tanto qualche imprecazione giunge da dietro...., è il mio compagno che sta facendo esperienza con la 4RT........
E' evidente che non siamo abituati a queste moto e che in certe situazioni serve un periodo di adattamento più lungo del previsto per chi giunge dalla 2 tempi.
Dopo prove e riprove capiamo come guidare e anche se con qualche errore si riesce nell'impresa senza particolari problemi. Anche in questa occasione la Repsol è risultata più bella e facile da portare.
Prova e riprova ......il tempo passa senza che ce ne accorgiamo ed inizia a fare piuttosto freddo. Ci sarebbe piaciuto provare l'aderenza sul fango ma con certe temperature dove lo trovi? o secco o ghiaccio, inoltre avremmo voluto provare altre mappature della centralina ma hainoi è tardi e quindi decidiamo di rimandare la prova di questi particolari più in là.


Cambiamo terreno........


Con la Repsol


con la 4RT


Con la Repsol


Con la 4RT


Con entrambe le moto


Conclusioni: La prova era rivolta alla Repsol, la 4RT era li solo per poter saggiare le eventuali differenze.
Abbiamo appurato che la moto è facile e ti aiuta tanto "previo breve adattamento" su terra e salite. Più problematico l'adattamento sulle pietre in sequenza ma tutto sommato ponderando i pro e i contro la giudichiamo ottima come moto anche per neofiti o motoalpinisti in genere "stesso discorso per la normale 4RT".
Unica pecca che abbiamo menzionato anche lo scorso anno...il rumore....., non è poi così forte rispetto alle 2 tempi ma è "diverso" lo si sente anche da molto lontano quando si spalanca il gas da metà in poi.... e quindi in caso di zone da "ecologisti" non è molto facile non farsi notare anche se si è molto lontani.
A livello di telaio e sospensioni le 2 moto sono identiche, solo il manubrio da la sensazione di diversità. A livello motore con mappatura standard sono anche qui uguali, il bello però è poter cambiare risposta al motore per mezzo di un programma software e credetemi, per me che sono patito di elettronica, di tecnologia e pignolo in fatto di carburazione e regolazioni è una goduria... mi affascina tantissimo.
Simone non è del tutto della mia opinione, ma anche qui intervengono i gusti personali.
Infine, considerando il fatto che con una piccola somma in più abbiamo a disposizione tanto di più "vedi ad inizio pagina gli accessori in dotazione" vale la pena per chi è intenzionato all'acquisto di una 4RT di farci un pensierino.
Forse ai motoalpinisti interessano poco i vari gadget e le sconosciute regolazioni, ma per chi fa del trial e usa la moto per divertimento su zone è di sicuro un "plus" molto gradito.
"Più avanti ci riproponiamo di provare la Repsol con le varie mappature disponibili di serie".
Silvano Brambilla e Simone Agliati.
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