2 ruote speciali da trial

Qualche evoluzione su due ruote da trial

Ad accompagnare gli amici si fanno sempre belle esperienze..Ulteriore conferma all’assodata teoria l’ho avuta un sabato di dicembre, quando Claudio(compagno di trial da anni) mi ha chiesto se volevo andare con lui a prendere un po’ di cose interessanti per il bolide...
Le premesse c'erano tutte,la destinazione era l’officina di chi,non molto tempo fa ,a un pranzo sociale del moto club ha portato ”cose” interessanti ben accompagnate da una Montesa dal peso e dalla tecnologia ancor più interessanti . Così ho ben pensato di portarmi  la macchina fotografica.
Durante il viaggio la curiosità è rimasta piuttosto modesta.. Claudio è stato abile a non rilasciare a pieno tutto il suo entusiasmo, ma appena arrivati la cosa gli è stata impossibile e di li a breve ho capito il perché. Entrati in magazzino questo era quello che si presentava:

Eravamo li per delle ruote nuove

le x-wheels..nome inequivocabilmente originato dalla forma

Già a prima vista il fascino colpiva, ma anche le domande partivano spontanee e le risposte appagavano e stimolavano altre curiosità.

 

Cerchio in alluminio con raggi in titanio e mozzo in Avional ricavato dal pieno..ma soprattutto delle ruote dalla struttura e dalla conformazione davvero particolare

Primi a colpire i raggi;fatti in titanio assomigliano molto a quelli dei cerchi senza flap e hanno per tensionatore un niplo in alluminio; si inseriscono sula "spalla" del cerchio senza necessità di alcun flap grazie alla conformazione di cerchio e testa del raggio.

il loro decorso è ancor più particolare,incrociandosi per arrivare al mozzo

lasciano un ampio spazio laterale rispetto all’ esterno del cerchio

La funzione è ancor più esplicita quando mi viene spiegato che una conformazione dei raggi di questo tipo va a conferire una maggiore risposta e allo stesso tempo rigidità all’ intera ruota,tanto da far si che persino dei nipli in alluminio non siano stressati nell' intero complesso di lavoro

 

Guardare il mozzo è un altro bel vedere...

in Avional ricavato dal pieno; accattivante in tutti gli alleggerimenti... e con un “perno -distanziale” centrale la cui reale (a mio parere bella) funzionalità e praticità l'ho capita al meglio montando la ruota.

L'occhio  staccatosi un attimo dalla ricerca di dettagli è scivolato in una scatola dove c'era un "mazzo" di raggi..non abbiamo resistito alla tentazione di prenderli in mano…sensazione di peso..o meglio leggerezza fantastica.

Infatti come ha spiegato De Maria i punti forti di questo nuovo cerchio sono parecchi..primo tra tutti e il comportamento della ruota, come accennavo il lavoro sui raggi è stato compiuto per far si che la ruota mantenga il massimo della precisione di guida e che sfrutti al meglio l'aderenza grazie alla “corposità” e alla distribuzione del lavoro della ruota. Allo stesso tempo molta importanza e stata data alla "giroscopicità".Infatti oltre a un peso contenuto(posteriore kg 2.950 e anteriore kg 2.100)la distribuzione di questo peso nella realizzazione della ruota(al massimo della leggerezza verso l’esterno) fa si che l' effetto giroscopico dia vantaggio alla guida..dando stabilità e precisione oltre a far scaricare al meglio la potenza della trasmissione.

Claudio si era portato dietro le sue ruote..e io non mi ero chiesto troppi "perché" ma poi mi parso tutto chiaro e ho capito altri aspetti inattesi e importanti (e per le mie precedenti esperienze..molto positivi) delle ruote cosi strutturate.

Infatti è risultato facilissimo farne la regolazione..e in pochi minuti..la ruota è stata completamente personalizzata per calzare sulla Montesa di Claudio cn le misure delle sue ruote originali. Ogni movimento nel verso laterale del cerchio rispetto al mozzo era millimetricamente associato alla torsione del niplo e come in una normale raggiatura dal movimento degli opposti ma a stupire realmente era (al contrario dei miei) che il raggio non risultava stressato e il tutto è stato fatto con semplicità estrema.

Ultimo adattamento che mi ha fatto anche capire un altro bel sistema messo a punto è stato quello del “perno-distanziale” del mozzo. Anteriormente non vi sono troppe modifiche , se non quella di fare lavorare il perno della ruota..in compressione da un solo lato. Mentre al posteriore la cosa è molto più interessante .Infatti i cuscinetti vanno a lavorare solo sugli esterni del mozzo, il perno-distanziale centrale al mozzo è scomponibile in tre parti avvitabili; su quella centrale si inseriscono i cuscinetti che vengono poi tenuti alla perfezione dalle altre due componenti .Così sostituire i cuscinetti diventa semplice, in quanto basta svitare una delle due estremità per estrarre il cuscinetto dal mozzo dando un colpetto sul perno dal lato opposto.

Sempre questo sistema dà la possibilità di non dover ricorrere ai distanziali mobili (con i quali io litigo sempre).Le parti avvitate che vanno a bloccare il cuscinetto fanno già da distanziale e possono variare per adattare perfettamente la ruota a ogni modello da trial.

 

Mentre Daniele e Claudio montavano anche i copertoni ho ben pensato di allungare l'occhio nell’ officina subito di fianco al magazzino..ed è cosi che ho scoperto un po’ di altre cose e ritrovato l'evoluzione di progetti che avevamo visto partire. Poi più lecitamente ho chiesto informazioni e ho visto questi:

Due ulteriori evoluzioni allo studio per i mozzi

Poi ho ritrovato la Montesa che lo scorso anno aveva fatto tanto parlare di se ma con in aggiunta molte modifiche.

Monta le ruote x weels nello speciale allestimento in fibra di carbonio con l'anteriore modificato a tubless

Piastre forcella più strette grazie anche a un apposita riduzione dei mozzi possibile sulla nuova ruota .In oltre,a sfruttare le opportunità date dal minore ingombro della nuova posizione dei raggi, è stata fatta una modifica che porta la pinza del freno anteriore dietro lo stelo della forcella.

Anche al posteriore si pensa di sfruttare le linee della nuova raggiatura

Grazie ad alcune modifiche dell’ impianto di raffreddamento lo scarico riesce a passare più aderente diminuendo ancora l'ingombro e la larghezza del corpo della moto

la moto è arrivata a pesare 65,3 Kg

A breve grazie alla nuova catena 520 integrale in Titanio 6AL 4V

dal peso ridottissimo,tornerà la trasmissione a catena pur mantenendo i vantaggi della sicurezza data dal forcellone che ospitava l’attuale trasmissione a cinghia. Riducendo anche il peso complessivo

Il De Maria dice che la su Montesa resta un progetto in evoluzione e che gli dà stimolo ma nel mentre ho anche fatto la nuova(per me) scoperta di un altro progetto in corso. Questo progetto fino ad ora ha portato all evoluzione di una Ossa 2012 portandone il peso a 58 Kg..Cosi mi sono fatto dare qualche foto

Ma tornando a ciò che ci ha portato li..

Una volta completate le ruote con i copertoni .. inevitabile è stato fare il confronto tra vecchie e nuove..così ho fatto una foto anche con le due anteriori vicine

Un bel confronto..

per non parlare di quando poi si è tornati a casa e le si sono montate

Da allora è passata qualche settimana e le prime entusiaste impressioni del Raba non sono mancate ne si fermano .La curiosità resta provare la catena in titanio che è già in produzione. Per il momento ho visto un bel po’ di cose interessanti e incredibilmente a portata di mano ma anche l’evoluzione e il continuo studio che è sempre possibile dare alle nostre moto..per godere ancora di più del nostro sport.

 

Poi alcuni sono cosi contenti che ne vorrebbero anche 4

Reporter Per mototrial: Felice Boschi
 
 
 
 
 

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Silvano Brambilla

 


 


 
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