Doveva essere l'unica vera novità del 2014, era stata presentata al salone di Milano a fine 2013, ma poi per una ragione o per l'altra la casa produttrice ha preferito aspettare e presentarla come modello 2015. In effetti anche per il 2015 si sta rivelando come l'unico modello che propone dei veri cambiamenti rispetto alla versione precedente. Nuovo telaio, motore rinnovato con gruppo frizione modificato, mono con leveraggi progressivi, ampia cassa filtro e nuova linea estetica.
Al momento ne sono arrivate 2 di 300 cc presso l'importatore Spin Motorcycles di Cantù, le altre arriveranno a settembre,  per questo non potevamo farci scappare l'occasione di effettuare per voi lettori un piccolo test, tanto per verificare se effettivamente si tratta di una moto valida come da tempo afferma Scorpa. La casa madre ci crede e sta investendo molte risorse in questo progetto con la ferma certezza che si tratta di una moto molto competitiva.
Da sempre giudicata un po' come la sorella minore di Sherco, ora con questa nuova moto, Scorpa vuole rilanciare alla grande il marchio francese e farla divenire "prima ballerina".

Ritrovo il 14 agosto presso l'officina di Paolo Grossi, da anni meccanico ufficiale del team SRT Scorpa con sede in Valsassina, la giornata di questo pazzo e piovoso agosto si presenta come al solito con un cielo grigio e minaccioso. Non importa, si tratta di trial e quindi va bene anche se dovesse piovere.
Si comincia con le foto di rito con la moto ancora pulita.


Saltano all'occhio da subito alcune finezze come i passacavo saldati sul telaio, i rinforzi strutturali del telaio nella zona dello sterzo, il piccolo bottone della doppia mappatura con tanto di disegnino bagnato-asciutto, il radiatore ben incastrato all'interno delle bretelle del telaio e altri piccoli particolari che stanno ad indicare la cura con cui è stata progettata. c'è perfino un bicchierino di recupero della miscela nel caso questa fuoriesca dal tappo così che non si danneggino i bellissimi adesivi spessi e zigrinati di cui è dotata tutta la moto.


Una delle novità più importanti per questo motore è l'adozione di una cassa filtro molto ampia, forse la più ampia del lotto delle moto attuali, questo naturalmente va ad incidere in modo positivo sulle prestazioni del propulsore da 300 cc.

Altra bella novità a livello di motore, è l'adozione di una nuova campana frizione con all'interno del pacco due dischi di materiale diverso e più spessi, e di un dispositivo che permette al piatto spingi disco di sollevarsi in modo uniforme tramite una guida forzata, un semplice accorgimento che permette alla frizione di non trascinare.


in foto: Il bicchierino che si vede all'interno, è la guida che permette al piatto spingi dischi di sollevarsi sempre in modo perfetto.


La linea è sobria ed elegante, molto pulita e con ampi spazi che permettono di lavorare senza essere un contorsionista. In più con la rimozione di 4 viti si smonta tutta la coda lasciando piena libertà di lavoro, un vantaggio non indifferente per chi in gara deve intervenire in modo veloce.

Togliendo solo 4 viti si toglie tutto il pezzo posteriore che rimane montato in corpo unico e si ha accesso praticamente a tutto senza sforzo. con un'altra vite si toglie il serbatoio e anche la parte sopra il motore è accessibilissima.

La piastra paracolpi è in alluminio di buon spessore. La casa  franco-spagnola ha preferito non lesinare sull'adozione di materiale preferendo la robustezza rispetto a qualche etto in meno. Questo aspetto risalta su tutto il progetto, infatti già a prima vista si denota la tendenza ad avere una moto semplice ed affidabile.



Ok viste le premesse abbastanza convincenti non c'è che provarla per vedere se effettivamente è stato fatto un buon lavoro.
Non piove e già è una bella cosa ma il terreno di prova è inzuppato di acqua e scivolosissimo, va bè non fa nulla, stiamo parlando di trial quindi va bene qualsiasi terreno.

Giusto il tempo di sistemare le leve e il manubrio poi si parte.
Accensione immediata e molto meno faticosa rispetto al modello precedente. L'adozione di una leva di avviamento più lunga con diverso disegno ha permesso di semplificare non poco il problema di avviare la moto quando si è stanchi. Il motore 300 cc ha una certa compressione e quindi con una leva maggiore si fatica naturalmente di meno.

Fin dal primo istante sono stupefatto dalla pulita e regolare erogazione del motore, ma appena è un po' calda e giro un po' di più la manopola si scatena un motore incredibile.
Percorrendo il tortuoso sentiero che ci porta alla zona di prova mi sorprende la risposta molto "soft" del mono ammortizzatore che ha una corsa non lunghissima ma assorbe le asperità in modo incredibile.
Il posto non è grandissimo, o ti metti a fare ostacoli alti ma oggi scivolosi come sapone o ci si accontenta di provare su un percorso "normale" con qualche ostacolo, salite e curve strette su radici.
Naturalmente opto per non esagerare, non mi sembra il caso in un breve test. Per saggiare la bontà di una moto va bene anche così, oppure la si dovrebbe tenere per un po' di tempo ma visto che questa deve poi girare tutta la penisola nei vari concessionari non si può. Poi ho una certa età e quindi agli ostacoli alti giro intorno...

Se il mono sembra rispondere molto bene sia agli ostacoli medi che in aderenza, non mi piace tantissimo la regolazione della forcella, qui ci perdo un po' di tempo per riuscire a trovare una regolazione giusta. Alla fine la moto è cambiata tantissimo, ... se fanno le regolazioni è giusto usarle altrimenti non servono..... "molla da tutta svitata > avvitata un giro. Freno da tutto svitato > 6 scatti in senso orario. il mono non l'ho toccato, mi sembra già ottimo così e poi non avevamo molto tempo.

Un motore davvero potente, forse è anche troppo, un allungo infinito, tanto che la stessa lunga salita l'ho fatta in terza, in seconda e poi anche in prima, e non era corta....
Mi dice Chicco Molteni, importatore e improvvisato fotografo per l'occasione, che esiste un kit per appesantire un po' la massa volanica  per renderla un po' più dolce, anche se così com'è non mi è dispiaciuta per niente.
La mappatura asciutto da un po' di scatto in più ma come sulle altre due tempi non è molto diversa dall'altra per terreno bagnato, io ho comunque preferito la prima anche se eravamo sul bagnato.
 

Nel frattempo è uscito il sole, meno male, ma ormai non asciuga di certo le pietre. Continuo comunque la mia prova in compagnia di marco Grossi che guida la seconda moto, anche lui è molto soddisfatto.

Come ho già detto l'aderenza è ottimale e il motore se non si spalanca di colpo, nel primo tratto di gas è molto regolare e aiuta molto.
L'impressione di guida stando dritti sulle pedane è di avere tra le gambe un bel giocattolino, nulla di innovativo o di particolare, ma solido e leggero allo stesso tempo. la parte del telaio posteriore non è stretta come su altri modelli, ma non da assolutamente fastidio anche se lo stivale appoggia spesso al telaio.
Angolo di sterzo molto ampio che permette di effettuare curve molto strette ma senza essere eccessivo da chiudere sotto.

Che dire di più? arrivano a settembre, il prezzo sarà allineato con le altre moto del mercato e mi sembra già una moto che tolta dalla scatola può gareggiare alla pari di tutte le altre senza effettuare interventi. A me ha fatto un'ottima impressione, non è leggerissima, non è innovativa, ma è semplice e funzionale e questo mi sembra ottimo, ha un gran motore e questo mi ha veramente ben impressionato.  Poi magari più in là se sarà possibile la proverò meglio.
Non mi sembra una moto per principianti, forse per loro un motore 250 sarebbe meglio.

FINE..

In prova:
Abbigliamento: mototrial-ritrattosport
Stivali: Mos
Casco: Mots

per maggiori informazioni: www.scorpa.it

PDF con le caratteristiche dei vari modelli
 

se vuoi vedere le foto grandi clicca qui 

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