Un nuovo test per i lettori da MotoTrial.it. Questa volta proviamo
per voi le due ammiraglie di casa Vertigo, la Camo e la Ice Hell
300 nella versione 2017.
La Camo che ormai tutti hanno potuto vedere in azione nella
stagione 2016 ha subìto alcune migliorie dettate dall'esperienza
fatta sui campi di gara e la Ice Hell che sarebbe in pratica un
modello factory è l'evoluzione spinta della prima con alcune
soluzioni migliorative e il meglio della ciclistica attualmente
disponibile sul mercato.


La prima grande differenza che salta all'occhio, a parte la
colorazione, è la forcella, sulla Camo monta delle Tech in
alluminio nere mentre sulla ice Hell sono montate le forcelle
Tech serie oro, in pratica le migliori disponibili con piastre
pressofuse alleggerite.
Sul posteriore, meno visibile, la Ice Hell monta un mono Reiger
a 3 regolazioni mentre sulla Camo le regolazioni sono 2, su
entrambe le versioni la corsa è di 170 mm.
Carter esterni in magnesio per la Ice Hell e alluminio per la
Camo, telaio modificato nella parte del canotto di sterzo che
sulla Ice Hell è leggermente più aperto, di forma conica, mentre
la colorazione bianca nasconde un acciaio al cromo più leggero e
resistente.

L'impianto frenante è di marca Brektek su entrambi i modelli,
l'anteriore è la ormai classica pinza a 4 pistoncini con disco
da 185 mm e la posteriore a 2 pistoncini monta un disco da 150
mm.
Il cerchio posteriore della Ice Hell è lavorato sulla costa
centrale per alleggerirlo ulteriormente.
La casa dichiara per entrambe 31 cavalli a 9200. Cambio a 6
marce e peso di 69 chili per la Camo e 68 la Ice Hell.
Il comparto iniezione con 4 mappe disponibili è stato
sviluppato strada facendo, propone 4 livelli di mappa differenti
ed è stato risolto il problema che su alcuni modelli delle prime
serie con delle mappe non ottimali a volte bruciavano la
candela.

Grafica rivista per entrambi i modelli, ora
decisamente accattivanti e modifica al parafango posteriore che
a volte presentava delle rotture del codino finale, ora
rinforzato e migliorato non dovrebbe più rompersi.
La frizione a 3 dischi di generoso diametro, nel caso si voglia
una frizione più aggressiva, ruotando il piatto spingidisco si
ottengono 3 regolazioni differenti (da fare a carter aperto).



Miscela consigliata con olio sintetico di
qualità allo 0,75%. Capacità del serbatoio "trasparente" situato
sotto la sella di 2,3 litri.
Cambio a 6 marce e trasmissione secondaria diversa sui due
modelli, la Camo monta un 9-38 mentre la Ice Hell 10-42. Non
sappiamo il motivo ma a quanto pare Fajardo preferisce 10-42.

Tralasciando l'aspetta poco pratico ma
"regolare" della versione "codice"
partiamo con il test....
Sede del test il campo trial di Lazzate, a tale
proposito ringraziamo l'omonimo moto club per la disponibilità
che sempre ci offre.

Giornata autunnale fresca ma soleggiata e
terreno discretamente asciutto, ideale per provare di primo
impatto una moto da trial. le moto portate da SRG che è
l'importatore per l'Italia sono state seguite da Manuel Copetti,
neo acquisto e Riccardo Cattaneo, entrambi in forze al team
Vertigo nella categoria TR2 2016.
Moto nuove alle quali sono state solamente
regolate le sospensioni dopo qualche ora di test.
Pilota "io" ma siccome sono vecchietto mi sono
fatto aiutare dai due piloti presenti per verificare il
comportamento sugli ostacoli alti che io non so affrontare.
Naturalmente loro sono di parte, ma visto che quegli ostacoli li
conosco bene perchè qui si allenano tanti piloti TR1, riesco a
valutare ad occhio come la moto sale o non sale....

Alle foto l'amico Rocco che durante la prova ha
scattato oltre 300 foto, "buone una decina"... grazie comunque
ma un piccolo corso lo faremo di sicuro...


Riccardo mi spiega le mappe da usare, la prima è
la standard, si seleziona tramite il tasto "map" e il led
corrispondente emette un lampeggio per volta. é la mappa più
usata, poi la 2 che emette due lampeggi, la 3, 3 lampeggi e
naturalmente la 4, 4 lampeggi. Quest'ultima è la più aggressiva,
mentre la 2 è per altitudini elevate e la 3 la più dolce. A dire
il vero la differenza si sente ma non è poi così marcata, però
in alcune situazioni di aderenza precaria la mappa dolce mi ha
aiutato parecchio rispetto alle altre.

Moto dall'erogazione sempre pulitissima, prende
i giri molto velocemente ma senza mai strappare, l'iniezione è
sempre molto più lineare di una moto a carburatore e ci si deve
abituare un po'.
Impostazione di guida molto simile alla Montesa ma con il
posteriore più leggero, la Ice Hell ha l'angolo di sterzo
leggermente più aperto ma non lo si nota più di tanto, è solo
più direttiva della Camo che a suo vantaggio sembra avere una
migliore guidabilità nello stretto e nelle curve aeree dove la
tiri leggermente e ti segue senza esitazioni e senza scomporsi.
Ottimo il comportamento del reparto sospensioni dove eccelle la
Ice Hell ma anche la camo devo dire che è molto efficace con
tanta aderenza e buona spinta sugli ostacoli.

Accensione immediata ma si deve premere un
bottoncino che mette in tensione la centralina e la pompa
benzina. Una piccola batteria di quelle standard transistor 9
volt ricaricabile si occupa di questo compito. Nessuna
difficoltà nella sostituzione quando si deteriora perchè la si
trova ovunque e al costo irrisorio di una semplice batteria..

Manuel ci sta ancora prendendo la mano ma è
molto contento di come va questa moto, lui guiderà una Ice Hell
nel campionato italiano 2017. Qui a Lazzate ha affrontato con
successo alcuni ostacoli anche molto alti dove la moto della
prova è salita quasi sempre.

Devo dire che la moto trasmette molta fiducia e
quindi anche io vecchietto del trial ho azzardato e superato
qualche ostacolo che di solito guardo soltanto fare dagli altri.
Terminato il nostro test le moto sono state
provate anche da altri piloti presenti e sentendo il loro parere
tutti ne hanno parlato benissimo.
Pochi hanno notato grandi differenze tra i due modelli, la Ice
Hell è stata apprezzata per le sospensioni ma anche la Camo non
ha deluso assolutamente. Tra i due modelli ci sono circa 1000
euro di differenza, giustificati dai componenti top di gamma
usati nell'assemblaggio che a prima vista è anche di ottima
fattura.
SRG sta girando il paese per far provare ai
potenziali clienti e appassionati queste moto e quindi prima o
poi potrete verificare anche voi se quanto dico di queste moto è
vero oppure no. L'affidabilità di certo non si può testare
in qualche ora di prova, ma considerando che la Vertigo è sul
mercato ormai da parecchio tempo e non ho mai sentito di gravi
difetti, posso solo dare un parere positivo su questa moto.
Naturalmente poi il tutto deve piacere, e meno male che è così
altrimenti si venderebbe solo un modello di moto.... provatela,
provate altre marche e poi decidete.
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