ELETTRICA SU BASE FANTIC 300

Scorpa ha dato l'imput qualche anno fa, poi è arrivata electric motion tutt'ora distribuita e sviluppata da Future e portata in gara con ottimi risultati da Matteo Bosis. Poi ci sono personaggi come Mario Franzeri che nell'officina sotto casa si dilettano a realizzare dei prototipi per pura passione, giungendo a risultati veramente interessanti. E' questo il caso della sua realizzazione elettrica con cambio e frizione. Il progetto ormai ultimato probabilmente la vedremo in qualche gara di moto epoca nei prossimi mesi.

 

Dopo aver fatto in tanti anni molte special trial con motore endotermico ho deciso di provare i nuovi motori elettrici.  La mia prima realizzazione di “eco trial” è stata una special pensata per essere molto leggera e maneggevole , ho utilizzato parti di un beta trial campionato e ispirandomi alla tecnica della Electric Motion ho adottato un gruppo motore/motor controller  5KW della Golden Motor montato direttamente alla ruota con corona di grandi dimensioni e motore inserito nel forcellone, le batterie erano LI-PO estremamente leggere con una grande capacità di spunto.

Il risultato è stato discreto, la moto pesava 60 kg. e aveva una autonomia di circa 2 ore. Purtroppo però , da vecchio trialista, la mancanza della frizione era una cosa che non sopportavo , in oltre  per un trial un po’ impegnativo  emergeva una grande carenza di spunto  che la rendeva poco divertente.

Di conseguenza  ho smantellato tutto e mi sono orientato verso una vera trial d’epoca che grazie a spazi più ampi mi permetteva di utilizzare il gruppo frizione/cambio.  Ho avuto l’occasione di prendere un telaio del Fantic 300 (la mia prima moto da trial) che aveva il motore incompleto con l’alberino della messa in moto rotto. Dopo aver controllato l’integrità di frizione e cambio ho eliminato il gruppo alberino ecc della messa in moto , ho effettuato alcune migliorie ed ho eliminato il gruppo accensione e volano che pesava ben 6 kg. Eliminata la biella ho creato un albero di trasmissione che funziona anche da massa volanica , dalla parte dell’accensione ho realizzato l’attacco del pignone che va al motore elettrico posizionato al posto del cilindro.

La lubrificazione dei cuscinetti di banco avviene grazie a dei nuovi passaggi che portano olio dal cambio.  Il motore elettrico è fissato ad una piastra in alluminio imbullonata al telaio , il motor controller è posizionato al posto del serbatoio con una copertina monoscocca in VTR che ho fatto per proteggere il tutto. Per le batterie LI-PO  ho fatto un contenitore in VTR che ho collocato al posto della cassa filtro ( può contenere ulteriori pacchi batteria per aumentare l’autonomia.

La catena di trasmissione da motore a gruppo frizione/cambio è parzialmente protetta da un carterino in VTR.

Ho utilizzato le ruote del beta campionato con i freni a disco flottanti che garantiscono una buona frenata rispetto ai tamburi , per il resto ho cercato di mantenermi il più possibile in sintonia con lo spirito d’epoca della moto.  Come peso siamo a 82 kg (inferiore al peso della moto originale) ho utilizzato nuovi perni in avional per contenere un minimo il peso ma si può ottimizzare ancora con particolari più leggeri.

La moto non è male , la frizione permette di affrontare gradini da fermi e il cambio consente di utilizzare il motore ai giri ottimali , in oltre le marce lunghe sono utili nei trasferimenti per risparmiare energia e non stressare il motore.

Ho dovuto fare dei buchi nel casco per sentire il rumore del motore, è sicuramente un modo diverso di andare in moto , la cosa più bella è che non rompi le scatole a nessuno!

Mario Franzeri

 
 
Silvano Brambilla   Condividi

 

 

 
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