Le differenziazioni nelle no-stop possono essere tante: rosso, blu, verde, giallo, bianco, nero.
Vorrei però promuovere la differenziazione più facile in assoluto (al posto del percorso con frecce nere).
Il percorso sarà libero all'interno del fettucciato dove il pilota potrà scegliere di passare dove meglio crede per arrivare al cartello di fine zona, tenendo presente che prenderà cinque se abbatterà o sposterà una qualsiasi freccia oppure incrocierà la traiettoria.
Questa differenziazione, a mio avviso, può essere un buona idea soprattutto per i cosidetti allenamenti / gare sociali.
Non accetterò mai il concetto che si debba parlare di "trial outdoor" per distinguerlo dal "trial indoor".
Il "Trial" è solo su ostacoli naturali all'aperto e quindi non serve chiamarlo "trial outdoor".
E' TRIAL! Punto e basta.
Il "trial indoor" invece è un esibizione con motociclette da trial su ostacoli artificiali al coperto o all'aperto.
Trattasi pertanto di esibizione di tipo circense.
Al giorno d'oggi molti giovani preferiscono giocare a calcio dove è sufficiente maglietta, calzoncini e scarpe per sentirsi dei campioni di football azzeccando un bel tiro all'incrocio dei pali.
Troooooppo facile!!
Cosa decisamente più difficile è sentirsi come Toni Bou da parte di un giovane trialista.
Il trial non è come tirare calci ad un pallone!
Ditelo a quei giovani che giocano a calcio e si credono chissà chi!
Grazie.
http://mototrial.altervista.org