Il sogno dei motoalpinisti esiste!

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da webmaster » 15/01/2014, 14:05

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mcmax1980
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da mcmax1980 » 15/01/2014, 14:29

webmaster ha scritto:Immagine
Gira che ti rigira, anche la racing quando gli metti gli accesori richiesti dal motoalpinista, il risultato non cambia! Esce una moto che sul mercato già c'è e non viene comprata in massa!

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da albertoclimber » 15/01/2014, 14:33

cassio ha scritto: le ditte (non gli importatori o i concessionari) DEVONO dare ai CLIENTI il NECESSARIO per potere circolare su strada!
altro che andare dal rottamaio o darsi al bricolage tipo art attack

poi che uno lo tenga a marcire nel box, o che lo monti SON CAZZI SUOI!
porca miseria quest' uomo non mi lascia scrivere piu' niente, fa tutto lui, approvo nuovamente
I cacciatori vanno in giro armati e uccidono animali, ma nonostante tutto la caccia è legale e regolamentata nei tempi e nei luoghi.
Perchè il fuoristrada no ?

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da Emiliano » 15/01/2014, 14:42

gianga ha scritto:
Emiliano ha scritto:.... io dico la mia li vorrei ancora più estremizzati e leggeri come quelli che usano al mondiale guarda un po.....
Quindi immagino luci finte davanti e dietro, niente cavalletto, serbatoio da mezzo litro e targa nemmeno con il velcro. La sella un lontano miraggio da Long Range...Poi da una moto simile non si potrà certo pretendere che duri nel tempo, finita la stagione via nel cassonetto dell'immondizia!
Mi sembra un'ottima idea per mettere definitivamente una pietra sopra alla disciplina... :Grup^^
Guarda io c'ho una moto del 2009 una evo a parte cambiare il pistone 2 volte e i cuscinetti una volta fino ad oggi altre cose non ne ho avute e ti assicuro che io di manutenzione non ci pulisco nemmeno il filtro e le botte alla moto gliele faccio prendere senza ritegno, eppure siamo nel 2014 e c'ho sempre quella. Ora le soluzioni per andare ai barre con il trial ci sono, quando la compri gli fai montare tutte le cazzate che ti servono per circolare in strada e vai ai barre, sennò la prendi racing e ci vai in zona o a fa le gare, e per le mulattiere ti compri un bel montesa 315 antidiluviano peso stimato 150chili che son sicuro ti diverti a spingerlo su per i i sentieri veramente duri.

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da gianga » 15/01/2014, 16:24

branks ha scritto: Le moto da produrre le decide il mercato, se 200 contro 1 preferisce la moto estrema, le fabbriche fanno le moto estreme, le "explorer" in tutte le salse esistono già, sono già disponibili sul mercato e NON VENDONO.
Forse non ti rendi conto che il mercato questo trial lo ha BOCCIATO in maniera inequivocabile. La logica di asservire la moto in maniera assoluta al gesto tecnico estremo facendolo diventare un attrezzo ginnico più che una moto, ne sta generando il progressivo abbandono. Oggi servono numeri più che filosofie...Hai presente lo speedway? Che fine ha fatto?

p.s. Emiliano tu reputi accettabile che in 4 anni hai dovuto fare 2 pistoni e i cuscinetti di banco? E dire che la EVO e una delle moto più affidabili presenti in commercio oltre al fatto che quasi per definizione una moto da trial non è che la si usi tantissimo... :bho

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da pogopogo » 15/01/2014, 16:59

giulio ha scritto:Allora ho preso una cantonata ... le misure sono originali?
...nella foto di profilo c'è su la targa originale, nella prima è ridotta a 2/3 e la uso solo fuoristrada... la sua originale la metto su con il velcro se devo fare asfalto...
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da branks » 15/01/2014, 17:08

gianga ha scritto:Forse non ti rendi conto che il mercato questo trial lo ha BOCCIATO in maniera inequivocabile. La logica di asservire la moto in maniera assoluta al gesto tecnico estremo facendolo diventare un attrezzo ginnico più che una moto, ne sta generando il progressivo abbandono.
Oggi il primo abbandono è per i costi, come giustamente sostenuto anche da Cassio. Quanti hanno possibilità di spendere 7000 euro per una moto? L'abbandono non è solo nel trial, ma in tutte le specialità del motociclismo, considerato anche il periodo economico.
Nel trial, che ha sempre avuto numeri bassi, lo spopolamento si nota ancora di più.
Lascio perdere l'aspetto agonistico e la burocrazia, che a mio parere in questo sport ha fatto più danni della crisi economica.
In ogni caso, la proporzione tra chi usa la moto "per il gesto atletico estremo" = gare, e chi usa la moto per diletto è 1:50, di conseguenza il mercato delle moto vendute per fare gare è sicuramente meno incisivo rispetto a chi compra la moto per usarla per "passeggiate".
C'è da dire che probabilmente tra chi fa gare c'è più la prassi di cambiare moto ogni anno, rispetto a chi la moto la usa solo per divertimento.

Tu dici che il mercato ha bocciato le trial "estreme", invece io vedo esattamente il contrario...... quante trial "Explorer" vedi ad una mulatrial?????? Io credo 1 ogni 200 partecipanti, e lo dico con cognizione di causa!
Io alle mulatrial qualche volta ci vado (poco, in verità) e lo spirito che mi anima, oltre a conoscere posti mai visti prima, è principalmente perché almeno in quella giornata nessuno potrebbe fermarmi ed elevarmi qualche contravvenzione.
Probabilmente vivendo in realtà molto differenti, siamo radicati nei nostri "estremismi" perché le Alpi lombarde sono profondamente diverse dalle Madonie siciliane, però credimi che se io e te facessimo un giro insieme qui al Nord, io con la mia "extreme" e tu con la tua "explorer" il risultato in caso di controllo sarebbe esattamente il medesimo per entrambi.
Della sella/serbatoio/frecce/targa/specchietto forse non si accorgerebbero nemmeno, ma l'operazione moto+sentieri dà sempre come risultato una bella contravvenzione.
Rendiamo possibile e LEGALE l'accesso a determinati percorsi/zone/aree boscate alle MOTO e poi potremo pensare alla "legalità" degli allestimenti, se proprio ci tieni tanto.
Per ora, come ti ho già detto, nemmeno con una Harley assolutamente conforme in tutto al CDS sei legale in mezzo ad un sentiero.
Perché io con la moto da TRIAL giro sui sentieri nel BOSCO, mica in Piazza del Duomo. Per quello, ho il mio bel Califfone.
gianga ha scritto:Oggi servono numeri più che filosofie...Hai presente lo speedway? Che fine ha fatto?
Lo speedway è come il motocross, la sua pratica prevede impianti appositi e CHIUSI alla circolazione.
Non c'entra niente né con il trial, né con il motoalpinismo.


Ho esaurito gli argomenti... tanto di sicuro mica ti ho convinto :bho
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da Emiliano » 15/01/2014, 20:41

Gianga è un 2 tempi sono portati al limite vuoi per il peso vuoi per altro, ogni tanto gli si tira il collo senza motivo per pulirla da fermo!!!, ogni tanto la miscela o la si fa magra o la si fa grassa (almeno io i pistoni l'ho cambiati solo perchè calano non perchè avevo grippato è potevo tenere i soliti volevo solo la moto + pronta), ogni tanto si sale di quota e non si tocca nulla aria etc... si meno400 euro di roba in 4 anni con i colpi e l'uso che se ne fa mi sembrano giusti... poi che siano care rispetto a c'ho che ti danno l'ho sempre detto, ma un si puo pretendere che a una moto da trial con tutte le sollecitazioni che hanno non si spenda nulla di pezzi di ricambio, io solo di leve leve è ne avrò fatte fori almeno 20 se non più eppure non è che voglio le leve che non si rompono e le cambio e via...

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da gianga » 15/01/2014, 22:59

branks ha scritto:
gianga ha scritto:Forse non ti rendi conto che il mercato questo trial lo ha BOCCIATO in maniera inequivocabile. La logica di asservire la moto in maniera assoluta al gesto tecnico estremo facendolo diventare un attrezzo ginnico più che una moto, ne sta generando il progressivo abbandono.
Oggi il primo abbandono è per i costi, come giustamente sostenuto anche da Cassio. Quanti hanno possibilità di spendere 7000 euro per una moto? L'abbandono non è solo nel trial, ma in tutte le specialità del motociclismo, considerato anche il periodo economico.
Nel trial, che ha sempre avuto numeri bassi, lo spopolamento si nota ancora di più.
Lascio perdere l'aspetto agonistico e la burocrazia, che a mio parere in questo sport ha fatto più danni della crisi economica.
In ogni caso, la proporzione tra chi usa la moto "per il gesto atletico estremo" = gare, e chi usa la moto per diletto è 1:50, di conseguenza il mercato delle moto vendute per fare gare è sicuramente meno incisivo rispetto a chi compra la moto per usarla per "passeggiate".
C'è da dire che probabilmente tra chi fa gare c'è più la prassi di cambiare moto ogni anno, rispetto a chi la moto la usa solo per divertimento.

Tu dici che il mercato ha bocciato le trial "estreme", invece io vedo esattamente il contrario...... quante trial "Explorer" vedi ad una mulatrial?????? Io credo 1 ogni 200 partecipanti, e lo dico con cognizione di causa!
Io alle mulatrial qualche volta ci vado (poco, in verità) e lo spirito che mi anima, oltre a conoscere posti mai visti prima, è principalmente perché almeno in quella giornata nessuno potrebbe fermarmi ed elevarmi qualche contravvenzione.
Probabilmente vivendo in realtà molto differenti, siamo radicati nei nostri "estremismi" perché le Alpi lombarde sono profondamente diverse dalle Madonie siciliane, però credimi che se io e te facessimo un giro insieme qui al Nord, io con la mia "extreme" e tu con la tua "explorer" il risultato in caso di controllo sarebbe esattamente il medesimo per entrambi.
Della sella/serbatoio/frecce/targa/specchietto forse non si accorgerebbero nemmeno, ma l'operazione moto+sentieri dà sempre come risultato una bella contravvenzione.
Rendiamo possibile e LEGALE l'accesso a determinati percorsi/zone/aree boscate alle MOTO e poi potremo pensare alla "legalità" degli allestimenti, se proprio ci tieni tanto.
Per ora, come ti ho già detto, nemmeno con una Harley assolutamente conforme in tutto al CDS sei legale in mezzo ad un sentiero.
Perché io con la moto da TRIAL giro sui sentieri nel BOSCO, mica in Piazza del Duomo. Per quello, ho il mio bel Califfone.
gianga ha scritto:Oggi servono numeri più che filosofie...Hai presente lo speedway? Che fine ha fatto?
Lo speedway è come il motocross, la sua pratica prevede impianti appositi e CHIUSI alla circolazione.
Non c'entra niente né con il trial, né con il motoalpinismo.


Ho esaurito gli argomenti... tanto di sicuro mica ti ho convinto :bho
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Giusto per chiarire, non ho detto che il mercato abbia bocciato le trial "estreme" in favore delle "explorer", impensabile e insostenibile, mi pare evidente!
Io dico che il mercato ha bocciato il trial in generale, almeno questo dice il dato sulle vendite in confronto ad esempio a cross ed enduro. Le explorer al momento non hanno chances e il motivo l'ho già detto...
Ognuno valuta soprattutto sulla base della propria esperienza: al sud il trial esisteva, si vendevano moto, si facevano le gare. Oggi niente di tutto questo, c'è qualche praticante sparso ma al momento è impensabile anche fare una alltrial. Non per incapacità, ci sono alcuni ex piloti dell'italiano, non più giovanissimi, che ho visto girare e mi hanno impressionato, ma solamente perchè ci sarebbero forse 5 piloti iscritti. Al momento credo che in Sicilia non ci sia nemmeno un pilota con la licenza per partecipare alle gare di trial.

Il mio riferimento allo speedway (che considero una disciplina quasi estinta) è solo per dire che la troppa specificità oggigiorno può essere un limite alla diffusione. La scarsa diffusione rimane per me il principale problema: moto quasi artigianali (nel senso negativo del termine), scarsa evoluzione e prezzi elevati.
Ultima cosa, dopo di che penso di aver esaurito gli argomenti anch'io :bho , il problema diciamo così delle frecce (per generalizzare) si pone chiaramente nel tragitto che va da casa all'inizio della mulattiera. Mai detto che grazie alle frecce si possa fare del fuoristrada in regola anche se sono sicuro che una maggiore "regolarità" delle nostre moto di certo non sarebbe d'ostacolo ad iniziare un "dialogo" con il legislatore.

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da pongo » 16/01/2014, 12:30

Emiliano ha scritto:Giusto per chiarire, non ho detto che il mercato abbia bocciato le trial "estreme" in favore delle "explorer", impensabile e insostenibile, mi pare evidente!
Io dico che il mercato ha bocciato il trial in generale, almeno questo dice il dato sulle vendite in confronto ad esempio a cross ed enduro.

Di fatto il mercato ha bocciato le varie expolorer a nettissimo favore delle trial pure. Il paragone con cross ed enduro non è fattibile perchè sono altre discipline.

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da President-Barpernisa » 16/01/2014, 17:11

Emiliano ha scritto:
gianga ha scritto:
Emiliano ha scritto:.... io dico la mia li vorrei ancora più estremizzati e leggeri come quelli che usano al mondiale guarda un po.....
Quindi immagino luci finte davanti e dietro, niente cavalletto, serbatoio da mezzo litro e targa nemmeno con il velcro. La sella un lontano miraggio da Long Range...Poi da una moto simile non si potrà certo pretendere che duri nel tempo, finita la stagione via nel cassonetto dell'immondizia!
Mi sembra un'ottima idea per mettere definitivamente una pietra sopra alla disciplina... :Grup^^
Guarda io c'ho una moto del 2009 una evo a parte cambiare il pistone 2 volte e i cuscinetti una volta fino ad oggi altre cose non ne ho avute e ti assicuro che io di manutenzione non ci pulisco nemmeno il filtro e le botte alla moto gliele faccio prendere senza ritegno, eppure siamo nel 2014 e c'ho sempre quella. Ora le soluzioni per andare ai barre con il trial ci sono, quando la compri gli fai montare tutte le cazzate che ti servono per circolare in strada e vai ai barre, sennò la prendi racing e ci vai in zona o a fa le gare, e per le mulattiere ti compri un bel montesa 315 antidiluviano peso stimato 150chili che son sicuro ti diverti a spingerlo su per i i sentieri veramente duri.
:Grup^^
Piano ad offendere il 315, che tanto antidiluviano non è, visto che monta quelle che sono considerate ancora le migliori sospensioni del mercato, frena da ***, poi pesa "solo 73-74 kg, e se vuoi ci troviamo alla Mula di Casarza, che spero di poter fare, magari con un po' di bagnato e ci infiliamo su qualche Hard, e vediamo chi spinge di più!!!! Senza offesa, è un po' dura da portare in zona, ma per il resto tutto sommato ha poco da invidiare alla moto più recenti. Ah, dimenticavo, devi solo fare il pieno e partire, pochissima manutenzione e rotture ancora meno... :w-i^ :w-i^ :w^^a--
Scusate, centra poco con l' argomento, ma mi son sentito preso in causa......... :offt^- :offt^- :offt^-

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da Emiliano » 16/01/2014, 20:32

Stai calmo dicevo 150 kg per dire.... fate come vi pare io il Trial lo voglio scarno LEGGERO e delle frecce e fanali mi frega una caz*o tanto la legge che tu ce l'abbia o meno nei boschi NON CI PUOI CIRCOLARE, e men che meno PER ANDARE A FA LA SPESA. Il Trial è sempre stato un mezzo di nicchia sia quando erano degli scassoni con il seggiolino etc etc sia come sono ora. O lo ami o lo odi o ti compri l'Alp per fa la spesa e gli stradelli da monomarcia.

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da yoghi52 » 17/01/2014, 9:54

Mi pare che si sia arrivati ad un punto morto nel quale ciascuno resta della sua opinione ma nessuno ha una soluzione.
Allora vorrei portare qualche testimonianza diversa che possa aiutare.
Nella mia vita ho praticato diversi sport. Uno di questi è stato il windsurf. Quando il windsurf è nato è diventato rapidamente uno sport di massa. Le spiagge, il mare, ed i laghi ne erano pieni. I praticanti non erano ancora esperti e si producevano tavole facili anche se di prestazioni modeste. Mano a mano che i praticanti miglioravano richiedevano tavole sempre più performanti, ed ovviamente più difficili da gestire. Le tavole più facili e di prestazioni più modeste erano meno richieste anche grazie, come al solito, a restrizioni poste in essere per evitare l’eccessivo affollamento di tavole che, come sappiamo, infastidisce sempre qualcuno. Alla lunga i windsurfer sono diventati un manipolo di praticanti estremi che si vedono in giro solo nei giorni di burrasca ed il windsurf di massa si è estinto.
Poi ho praticato il volo a vela in aliante. Stessa solfa. Venivano richiesti mezzi sempre più performanti e costosi che solo pochi potevano permettersi. Gli unici alianti economicamente abbordabili erano gli alianti ormai d’epoca destinati ad una vita residua limitata. Consci che a quel modo l’attività avrebbe finito per estinguersi fu bandito un concorso, non ricordo se europeo o addirittura mondiale, per chi fosse in grado di produrre un aliante economico, di prestazioni medie, che consentisse di contenere i prezzi e di attirare nuovi adepti e costituisse inoltre la base per una propria classe di competizioni. Il concorso finì nel solito pateracchio. L’Italia uscì con la proposta, come al solito geniale, di un aliante con ali estruse in alluminio che, una volta prodotti gli stampi, consentisse a chiunque di produrre a basso costo. Fu scelta la soluzione della allora Cecoslovacchia che propose un aliante tradizionale in VTR che, prodotto in loco con i bassi costi di produzione, avrebbe avuto un costo limitato, ma ovviamente solo lì e solo in quel preciso periodo storico. Credo che alla fine non se ne fece nulla, anche perché nel frattempo sospesi l’attività. Tuttavia non vedo il cielo oscurato dagli alianti
Vediamo qualche caso che invece è riuscito a funzionare. La bicicletta. Esistono biciclette in carbonio che costano più di una moto ma non hanno smesso di costruire biciclette economiche per chi vuole fare il giretto domenicale senza pretese, e diventare poi magari anche un campione.
La stessa cosa si può dire per lo sci.
Forse queste due ultime attività sono accomunate dall’essere attività meno di nicchia e quindi caratterizzate da numeri maggiori che consentono produzioni maggiori.
Tornando al trial mi sembra che abbia ormai raggiunto lo stadio terminale del windsurf e del volo a vela. I praticanti sono un esiguo numero che richiedono mezzi sempre più performanti. Chi si accosta per la prima volta, o si appassiona veramente o lascia molto in fretta. Ne ho sentiti diversi. Ma se il ricambio non sarà sufficiente a sostituire quelli, molti, con i capelli ormai bianchi che presto o tardi convertiranno la moto in un kit sedia a dondolo – pipa - set di bocce, l’attività si estinguerà o diventerà talmente esigua da non giustificare la produzione di mezzi adatti.
Secondo me l’unico modo per risvegliare il settore è cercare di farlo diventare uno sport di massa come lo sci ma, ovviamente, non possiamo pretendere di vedere persone senza esperienza di mezza età sbattere per una giornata contro un masso per cercare di salirci sopra. Impensabile.
Le scuole di trial mi sembra che siano troppo orientate all’attività sportiva agonistica e quindi, giocoforza, orientata troppo sui giovani e sui gesti estremi. Sarebbe come se le scuole di sci insegnassero solo ai giovani ed insegnassero da subito solo ed esclusivamente a fare paletti. Anche lo sci si estinguerebbe. Le attività in montagna devono essere attività divertenti e rilassanti e devono fornire possibilmente per ciascuno il livello di impegno che più desidera.
Secondo me bisognerebbe costituire dei gruppi escursionistici (con la collaborazione delle istituzioni) magari fornendo a noleggio moto di tipo explorer silenziose e senza (troppa) puzza (4t). Ad esempio nei soggiorni estivi in montagna. Gruppi guidati da un accompagnatore che riuscissero a coinvolgere l’impiegato in vacanza, l’escursionista a piedi, l’endurista di passaggio per fargli conoscere, oltre che il territorio, anche l’attività e fargli capire che può esistere un modo ecologico e rispettoso di accostarsi alla montagna anche a cavallo di una moto (a loro e alle istituzioni).
Fra questi qualcuno passando noterà un sentiero laterale più impervio e deciderà di provare a migliorare le sue capacità e deciderà di comprarsi una moto più adatta ma sarà un’attività di nicchia, come quelli che sugli sci fanno gare o sci ripido, sostenuta da un’attività di base ben più consistente che porterà più persone (educate) in montagna a vantaggio dell’economia e del territorio ed in pace con istituzioni e popolazione.
Scusate la lunghezza :bl^
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da webmaster » 17/01/2014, 11:00

Si belle parole.. tutto si ferma però quando si parla di moto su per i monti.... sacrilegio.

la bici non ha bisogno di omologazioni, revisioni, obblighi vari eccetera non fa rumore e non è il mezzo del "diavolo" . ricordo che il motociclista da sempre è visto dalle masse come il personaggio trasgressivo sporco e cattivo.

Per quanto riguarda le scuole, se impari la tecnica poi fai un decimo della fatica a fare alpinismo. non c'è una tecnica da imparare per l'alpinismo e basta, impari il trial e poi ci fai ciò che vuoi senza fatica
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da yoghi52 » 17/01/2014, 11:26

webmaster ha scritto:Si belle parole.. tutto si ferma però quando si parla di moto su per i monti.... sacrilegio.

la bici non ha bisogno di omologazioni, revisioni, obblighi vari eccetera non fa rumore e non è il mezzo del "diavolo" . ricordo che il motociclista da sempre è visto dalle masse come il personaggio trasgressivo sporco e cattivo.

Per quanto riguarda le scuole, se impari la tecnica poi fai un decimo della fatica a fare alpinismo. non c'è una tecnica da imparare per l'alpinismo e basta, impari il trial e poi ci fai ciò che vuoi senza fatica
Dalle tue parole deduco di non essere riuscito a spiegare chiaramente quello che intendevo. Ma non fa niente... :bho
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da Spezza » 17/01/2014, 11:35

Yoghi, ho apprezzato il tuo ragionamento, anche se il volo a vela è un tantino tirato come esempio.
Il problema dei costi io non lo vedo, per qualunque passione i soldi da mettere in budget sono paragonabili, per la bici, un kitesurf, un parapendio, le moto etc. arrivare a spendere 6.000 Euro è molto facile. Quando la gente si appassiona spende, si fanno sacrifici ma poi si compra.
Basta guardare le bici che circolano su strada la domenica, orde di ciclisti con mezzi pazzeschi, sarà per tradizione, sarà perchè tutti hanno in testa il concetto della bicicletta, ma il risultato è che i ciclisti sono tanti e spendono a mani basse.
Più vicino al nostro sport è la MTB da DH, sport estremo di nicchia, ma anche qui vuoi perchè nelle località dello sci, per poter campare, si sono inventati la versione estiva proponendo aree autorizzate con piste che quasi ovunque soddisfano sia il neofita della prima volta (che per poter apprezzare deve divertirsi e non solo rischiare la pelle) che i più esperti o gli agonisti. Nei bike park ci sono tanti appassionati ogni week end, di questi direi un 5% di agonisti, tutti gli altri si divertono e basta. Questa disciplina non è proprio popolare, un mezzo usato al minimo per sopravvivere costa sui 1.500 Euro fino ai 6.000 Euro e più per quelle nuove più sfiziose (senza contare poi le varie customizzazioni a prezzi non proprio economici). A questo va aggiunto il giornaliero per usare i mezzi di risalita che poco poco costa 15/20 Euro giorno.
Però puoi girare su percorsi autorizzati e senza preoccuarti di altro e la disciplina va avanti.
Il solo modo per sperare in un futuro del trial è creare zone autorizzate, promuovere la disciplina coinvolgendo Comuni/CAI/Guardie Ecologiche/Forestale etc. far capire che sarebbe un bene per l'economia locale, purchè tutto regolamentato nei dovuti modi, insomma una promozione sul territorio per fare in modo che tutti vengano a conoscenza del trial, che possano provarlo e forse poi condividerlo.
Peccato che per questo servirebbe una discreta apertura mentale, meno intergralismo, da parte di tutti compresi noi che non riusciamo ad essere tolleranti tra noi (racing vs motoalpinisti) . . . . . e in Italia non è cosa facile
Fatto questo potremo parlare di targa e frecce . . . .

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da yoghi52 » 17/01/2014, 13:42

Spezza ha scritto:...compresi noi che non riusciamo ad essere tolleranti tra noi (racing vs motoalpinisti) . . . . . . .
Forse non mi sono espresso bene. Io non ce l'ho affatto con i racing. Dico che i racing sono troppo pochi per sostenere una produzione industriale di motociclette quindi se riuscissimo a creare un bacino (ampio) di motoalpinisti (magari anche educati) incentivando l'attività questo potrebbe sostenere le case produttrici che producono anche le racing, ma per creare un bacino ampio bisogna dare ai motoalpinisti, anzi io li chiamerei motoescursionisti off road, della domenica delle moto comode e delle facili opportunità di provare. Lo so che l'appassionato spende qualunque cifra (si fa per dire) per comprare il modello (che ritiene) migliore ma il motoescursionista della domenica che vuole provare forse no. Se riusciamo a formare un buon bacino di motoescursionisti poi da questi possono uscire i motoalpinisti e poi i trialisti, e magari i padri spingeranno i figli verso l'attività e così via. E magari quelli che avranno provato e gli sarà piaciuto non romperanno i coglioni quando vedranno una moto su un sentiero.
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da gianga » 17/01/2014, 13:52

E' molto semplice e banale. La disciplina per sopravvivere deve piacere ad un numero maggiore di persone. Se non piace non c'è niente da fare, non interessa il prezzo delle moto, la burocrazia delle gare e addirittura i divieti! Tutti i fuoristradisti infrangono i divieti continuamente eppure vanno avanti! Qualcuno (di chi è già praticante) poi si stufa, è normale, ma di solito chi vuole accedere non guarda questi problemi.
Affinchè uno possa appassionarsi, deve provare e per provare occorre comprare! Comprare una moto da trial per chi non conosce la disciplina è un atto di fede ed una scommessa non da poco! Sono moto troppo limitate. Quanta gente cerca una trial "da spendere poco perchè così se non mi piace non perdo molto..."? E' una frase molto comune ed eloquente. Rendiamole un pò più trasversali queste moto, sono convinto che basti poco...ma quel poco deve essere la norma a tutti i livelli, dalla moto per l'alpinista a quella di chi fa il mondiale!

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da webmaster » 17/01/2014, 14:40

ci sono usati anche decenti a 1500 euro... se si vuole provare lo si può fare con queste, si crea così il mercato, io vendo l'usato e compro il nuovo, tu compri l'usato e se ti piace prendi il nuovo e vendi il tuo usato che più di tanto non perde di valore.
Il problema però rimane sempre e comunque.... DOVE VADO?

Il problema del costo, anche se è reale, non è il solo a farla da padrone, per fare un esempio, il mio vicino e un suo compare hanno comprato 2 bici che costano come una montesa repsol, ( a rate ) e ne ha già cambiate 3 di bici in 2 anni. Però loro possono andare anche nei parchi e quindi i soldi li spendono anche se non li hanno, per la passione rinunciano magari ad altro.

Facciamo accordi con chi dovrebbe tutelare le montagne? , paghiamolo pure un permesso giornaliero o annuale come si è proposto, ma poi scopri che se noi sistemiamo "gratis" i sentieri loro non prendono più soldi dalla regione per le opere di sistemazione che magari usano gonfiando un po' le fatture... :bho anche qui ci son di mezzo i soldini che entrano ed escono e quindi scordiamoci accordi.
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da gianga » 17/01/2014, 15:34

Allora facciamo così, paghiamo un ticket e in più ci impegniamo a fare più danni possibile! :mrgreen:

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da Spezza » 21/01/2014, 18:02

Mah . . . rileggendo c'è chi afferma che il mercato ha bocciato le moto da trial estreme, qualcuno dice che è l'esatto opposto, cioè che il mercato ha bocciato le moto meno estreme.
Io dico che basta guardarsi intorno, tutti i motoalpinisti usano e vogliono moto da trial, non i loro surrogati. Nessuno vuole le varie Explorer, le Borile, le Freeride, la Pampera, la Locusta etc. che pur essendo mezzi più o meno idonei allo scopo hanno numeri di vendita ridicoli. Almeno qualche racing all'anno viene comprata, sia nuova che usata.
Il solo ed unico problema del declino del trial, non è l'estremizzazione dell'attrezzo, non sono i costi, ma è l'essere sempre e comunque un furilegge. Già usare queste moto è difficile se poi aggiungiamo di dover spendere 6.000/7.000 Euro per poi rischiare ogni volta multe o sequestri del mezzo non è un grosso stimolo per diffondere questa disciplina, provate ad immaginare un padre responsabile cosa consiglierebbe al proprio figlio . . . . .
Se non si regolamenta in modo adeguato un possibile utilizzo in fuoristrada, questa disciplina andrà verso morte certa.
Solo dopo una corretta regolamentazione si potrà pensare a come poter promuovere e rilanciare questo sport e a come poter avvicinare la gente attraverso prove delle moto, giri guidati con moto a noleggio, corsi di tecnica etc.

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da President-Barpernisa » 21/01/2014, 18:27

:Grup^^ :Grup^^ :cen-cin :cen-cin :cen-cin

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da gianga » 21/01/2014, 20:09

Spezza ha scritto: Il solo ed unico problema del declino del trial, non è l'estremizzazione dell'attrezzo, non sono i costi, ma è l'essere sempre e comunque un furilegge.
Solito discorso, i divieti valgono solo per il trial? L'enduro è vietato alla stessa maniera (senza nemmeno lo sfogo degli "enduro-park") eppure non è a rischio di estinzione.
Vai in quelle regioni dove i divieti praticamente non esistono (al sud Italia non mancano) e chiediti se la tua spiegazione funziona...

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da cassio » 21/01/2014, 20:30

quante balle andate in giro usando il cervello e vedrete che di problemi non ce ne sono
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da mcmax1980 » 21/01/2014, 22:16

cassio ha scritto:quante balle andate in giro usando il cervello e vedrete che di problemi non ce ne sono
Sei il numero 1!! Ti stimo!

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da yoghi52 » 22/01/2014, 11:46

cassio ha scritto:quante balle andate in giro usando il cervello e vedrete che di problemi non ce ne sono
Non è proprio esattamente così. La seconda uscita che ho fatto con la Scorpa ero su uno sterrato, anche se vietato, e stavo salendo a passo d'uomo godendomi l'ambiente. Ero senza targa perchè non avevo ancora provato a montarne una, avevo la moto da pochi giorni. Ad un certo punto vedo una macchina dei vigili comunali che scende. La strada è stretta e mi sono fermato su un lato per farlo passare. Si è fermato ed ha cominciato a redarguirmi perchè stavo circolando su una strada vietata e senza targa. Mi ha chiesto i documenti e si è preso nota delle mie generalità, così la prossima volta mi può inkulare. Non mi ha fatto la multa forse perchè sarebbe stato controproducente per loro visto che mi ero anche fermato gentilmente ad aspettarlo per farlo passare.
Ora se dici che sono andato in giro senza usare il cervello perchè non ho semplicemente girato i buoi e me ne sono andato, visto che ero anche senza targa, allora ti dò ragione.
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da cassio » 22/01/2014, 12:25

per usare il cervello intendo: va dove i vigili non possono passare
per mia esperienza hanno orari e consuetudini e non vanno a piedi: si fa fatica!
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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da giotrial » 13/02/2014, 20:38

Concordo col Cassio ....... Con un poco di testa si possono evitare spiacevoli incontri ed anche i posti se sono particolarmente battuti dai guardiani , cambio luogo.

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da davidelba » 29/01/2016, 15:57

A proposito di sogni, hanno smembrato il corpo forestale dello Stato......
A dire il vero non sono cosi favorevole a questa manovra ma secondo voi è possibile che ci siano in giro molte meno giubbe verdi e che quelle che restano siano impiegate per controlli molto più importanti che non quelli contro il fuoristrada ?

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Re: Il sogno dei motoalpinisti esiste!

Messaggio da giulio » 29/01/2016, 23:16

Non ci conterei molto, peraltro tutti noi siamo rispettosi delle regole quindi non ci impensierisce un controllo....

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